ORO ANGOLI PREZIOSI
x

  .



Oro nero!

Tartufo, sublime sintesi del piacere dei sensi, percepibile solo da chi sa coglierne le più sottili sfumature. Nella cucina, che dell’alchimia è una metafora, il tartufo è considerato il condimento più nobile, capace di esaltare ogni sapore ed ogni umore, solo per chi è capace di trattenerlo dentro se stesso. Considerato il più pregiato tra i prodotti della terra, riassume in se distinzione, eccellenza e superiorità. Il Tartufo, signore delle tavole, gioiello per ogni pietanza che lo incontri ha attraversato ogni epoca storica e ha caratterizzato quelle di opulenza e ricchezza. Col suo fascino e la sua forza evocatrice, il tartufo è un piacere, prima dell'anima e poi del palato se affrontato in un banchetto o grattato un piatto di pasta fumante.

Ci avventureremo di primo mattino in una piccola e verde riserva assieme al proprietario e al suo cane, che vi illustrerà tutti i trucchi per la ricerca del tartufo e le caratteristiche organolettiche dell’oro dei boschi. Dopo la raccolta, visita all’Azienda e al piccolo museo dove verranno mostrati i procedimenti di trasformazione del tartufo nell’impiego di prodotti affini e derivati. Possibilità di un corso di cucina e dimostrazione pratica dell’impiego del tartufo nella preparazione dei piatti della nostra tradizione.


    Pranzo o cena degustazione.

    Possibilità di acquistare i prodotti presso il punto vendita.









Il Vello d'Oro!

Il Grano e il Granturco, considerati da sempre doni divini, la cui coltivazione rimanda alla pratica ancestrale. Il vello d’Oro ricercato dagli argonauti, il grano coltivato nella Colchide. Grano le cui spighe dorate rivestono i campi coltivati in un armonioso movimento. Le pannocchie del mais da sbucciare o arrostire sul camino. Grano, primo alimento dell’uomo. Immaginate allora un luogo incontaminato con vista magnifica sulla vallata attraversata dal Tevere. Il grano, coltivato in ampi spazi, raccolti dalle sapienti mani di chi lo sa curare, elemento base dell’alimentazione contadina d’un tempo e ancora oggi oro prezioso da cui ottenere farine e pane.. dal sapore d’una volta. Il proprietario sarà lieto di ospitarvi nella sua azienda in collina dove troverete il grano e i cereali da pulire, sgusciare e raffinare con il piccolo mulino. Al termine del lavoro porterete con voi la farina fresca e pronta per essere utilizzata in cucina.

    Degustazione con prodotti tipici, formaggio stagionato sotto grano e pane con semi di mais e granturco.

    Possibilità di acquistare i prodotti presso il punto vendita.

    Speciale bambini! Un itinerario adatto anche ai bambini che possono divertirsi in azienda con gli animali da cortile e dilettarsi nella lavorazione di grano e cereali.









Dolce nettare degli Dei!

Il miele e la sua affascinante produzione. Il miele simbolo di ricchezza e fertilità, che ha sempre avuto valori rituali e culturali in quasi tutte le aree del mondo. Un prodotto naturale, che per millenni ha rappresentato l'unico elemento dolce concentrato disponibile per l’uomo. "luna di miele" così i babilonesi, chiamavano il mese seguente il matrimonio di una coppia, perché per tutto quel periodo il suocero aveva l'obbligo di rifornire il genero del liquido d'oro affinché si ristorasse e fosse stimolato nelle fatiche amorose. Apprezzatene ancora il dolce e originale sapore dopo aver ammirato l’industrioso lavoro delle api e delle regine. La visita in azienda e agli alveari, la produzione del nettare e il suo impiego in prodotti derivati. La cera e la creazione di piccole candele e altri oggetti d’uso diverso. Dilettate vista e palato gustando la quiete di angoli incontaminati dove il dolce nettare viene ancora lavorato e raffinato con tutta la pazienza degli apicoltori locali.

    Speciale bambini! Un itinerario adatto anche ai bambini che possono avvicinarsi al mondo del miele attraverso le fattorie didattiche.









Oro colato nei caratelli!

Il Vinsanto di Toscana. Il vino dell’amicizia e dell’ospitalità. Il Vino degli eventi importanti. Tanto carico di significato, che anticamente non si acquistava, ma lo si faceva in casa con le proprie mani. In ogni famiglia c’era la persona addetta all’arte del vinsanto, che lo preparava secondo la propria ricetta, conservandone gelosamente il segreto. Ottenuto dai vitigni Malvasia, Trebbiano, Canaiolo Bianco, Grechetto o Vernaccia, seguendo il metodo tradizionale, ogni famiglia lo offre al proprio ospite, magari con i cantucci, o a fine pasto come accompagnamento a formaggio fresco.


Allo stesso modo vi sarà servito nella tipica dimora contadina che visiterete in questo prezioso itinerario in un contesto paesaggistico di notevole bellezza. Campi di grano, papaveri e piante da frutto circondano la tenuta. Deliziosi percorsi naturalistici attraverso il bosco sino ad esplorare un piccolo lago. Il proprietario sarà lieto di ospitarci a casa, raccontando la storia della sua famiglia che da generazioni porta avanti l’antica arte della spremitura del vinsanto amabile "naturale" che viene ancora prodotto con metodi centenari tramandati dall'arte contadina. Dimostrazioni pratiche per la preparazione del “torcolo” il dolce secco che per eccellenza sposa perfettamente il vino dolce ambrato.

    Degustazione o pranzo a base di prodotti del territorio.

    Possibilità di acquistare i prodotti presso il punto vendita.

    Speciale bambini! Un itinerario adatto anche ai bambini per quali sono previste attività didattiche di diverso genere per scoprire il mondo della tradizione contadina.











Fili d’arte e trame gialle d’elicriso!

Lasciatevi guidare in visita ad una storica azienda toscana, dove prendono vita preziosi tessuti realizzati al telaio, per diventare poi i protagonisti all’interno delle dimore. Antiche macchine da carderia lavorano le lane rustiche dell’Appennino che sta tra il Tevere e l’Arno. Telai a navetta figli della prima rivoluzione industriale inseriscono lentamente le trame, conferendo ai tessuti quella morbidezza ormai introvabile nei tempi moderni. Mani esperte rifiniscono e abbelliscono questi prodotti con gigliucci, orli a giorno, ricami e pizzi.


Il giallo dell’elicriso, tintura naturale dorata che riesce a donare dovizia di solarità, un vegetale dedicato all'Astro del giorno, tanto da spingere i romani a farne delle corone per adornare le statue degli Dei, soprattutto di Apollo e di Atena, viene ancora impiegato fra trame d’arte e ricami. La visita presso l’Azienda vi consentirà di vedere gli antichi telai del 1800 in funzione mentre i proprietari saranno lieti di illustrare le antiche arti della tinteggiatura e la storia di un’ immutata produzione artigiana.

    Possibilità di acquistare i prodotti presso il punto vendita.









Le preziose espressioni
creative dei gioiellieri!



Qualsiasi oggetto indossato, se bello e grazioso, produce in chi l’osserva una sensazione di godimento. Con la scoperta di questo effetto sull’animo umano cominciò l’arte orafa, ancor prima dell’inizio dell’età dei metalli. Fu un modo per soddisfare il desiderio di adornarsi. L’oro ha il colore del sole e per la sua bellezza e rarità l’uomo primitivo lo preferì spesso ad altri metalli nelle offerte agli Dei e nei cortei funerari. Nella terra aretina di Toscana l’oro, nelle sue innumerevoli espressioni, trova spazio in originali e antiche botteghe d’arte dove potrete osservare creazioni di gioielli con tecniche di lavorazione medievali e rinascimentali che proprio in questi luoghi sono nate.




I corsi:

Possibilità di dilettarvi nelle creazioni di ieri e di oggi attraverso corsi di oreficeria e gioielleria che partono dal disegno e arrivano alla realizzazione dell’oggetto.

Solo qualche ora..

tre ore di realizzazione di un anello in argento e pietra dura.

Una settimana..

Cinque giorni da due ore al giorno. Realizzazione di un gioiello partendo dal disegno, lavorazione della cera, saldatura, limatura, incastonatura delle varie pietre e lucidatura.









Le mille espressioni dell’Arte

Un grande amore per le forme, per la plasticità della materia, la manipolazione, il colore. Le terrecotte policrome e il recupero di vecchi materiali in cotto o legno antico. L’argilla del Tevere. Nel piccolo laboratorio artigiano di una giovane artista di Toscana ritroverete tutti questi materiali sottoforma di pregiate creazioni rifinite ed abbellite con foglie d’oro zecchino e non solo… il gusto del femmineo, di volti innocenti di bambini, di tetti affacciati sui panorami. La natura primordiale diventa espressione creativa in piccoli o grandi pezzi d’arte da portarsi a casa e trasformare nel vostro piccolo angolo di Toscana.

    Possibilità di acquistare i prodotti presso il punto vendita.


Leggenda di un angolo di Toscana
nella valle del Cerfone

E per finire Silvia vi offre la possibilità di effettuare una passeggiata naturalistica, con guida ambientale, alla scoperta di leggende locali e mistero….

Si narra che ai tempi del granduca nei boschi della Murcia, vivesse una creatura a metà tra l’uomo e il gigante con il corpo ricoperto di peli chiamato Agnolaccio. Questa strana creatura era solita rubare ai contadini gli animali dei quali si nutriva dopo averli uccisi nella Tina, un enorme vasca scavata nella roccia che ancora oggi è visibile nel bosco. Sul suo conto si raccontavano cose terribili. Si dice infatti che una volta chiuse nel forno acceso, due donne che avevano rifiutato di dargli del cibo. Il suo aspetto quasi mostruoso e la pessima fama di cui godeva faceva si che gli abitanti del paese lo temessero e scappassero terrorizzati alla sua vista. Solo una persona non temeva l’Agnolaccio, un tale Marco della Murcia, abile cacciatore e conoscitore del bosco. Più volte gli abitanti del paese avevano provato ad uccidere l’Agnolaccio, sul quale il granduca aveva messo una taglia, ma le pallottole dei fucili non riuscivano a trapassare la sua pelle e comunque fuggiva sempre nel bosco del quale era assoluto dominatore. Un giorno passò da Monterchi un frate che, venuto a conoscenza dei terribili racconti sull’Agnolaccio, mise a disposizione di chi avesse tentato di ucciderlo una pallottola d’oro. Fu proprio Marco a uccidere l’Agnolaccio e a tagliargli la testa come prova per ottenere la ricompensa: una patente di caccia per se e per sette generazioni. Si narra inoltre che la lingua dell’Agnolaccio fu conservata per molto tempo in una casa della Murcia.

Attraverso un vecchio racconto della tradizione ci metteremo in cammino tra storia e fiaba esplorando i boschi di castagni della Murcia alla scoperta della Tina.

    Speciale bambini! L’ itinerario è adatto anche ai bambini.









L’oro nel piatto

…nel corso dell’itinerario Silvia sarà lieta di accompagnarvi in ristoranti e trattorie locali dove sono previsti pranzi o cene tematiche a base di prodotti tipici locali ispirati all’oro...








-->