Ginepro   =   Juniper

Per condire selvaggina, per insaporire tartine semplice o crostini "neri" alla maniera Toscana, per aromatizzare verdure stufate invernali come il cavolo.

Meal for game, crostini, and to flavour winter stewed vegetables such as cabbage.



NOME SCIENTIFICO: Juniperus communis

FAMIGLIA: Cupressacee

DESCRIZIONE:
Il ginepro è una pianta arbustiva sempreverde di buon valore ornamentale che presenta un aspetto molto mutevole a seconda della zona di coltivazione. Questa pianta spinosa, dalla crescita lenta, può avere infatti, eccezionalmente, solo dove il clima è mite, l'aspetto di un piccolo albero, ma spesso forma cespugli più o meno alti, o assume un portamento prostrato, ciò accade in alta montagna, ed è un modo per difendersi dal freddo e dai venti.
FOGLIE: Le foglie aghiformi, strettamente lineari, sono di color verde argenteo.
FIORI: I piccoli fiori giallo chiaro di questo arbusto appaiono in tarda primavera o all'inizio dell'estate. Solo dai fiori femminili si sviluppano le bacche.
FRUTTI:I frutti del ginepro sono bacche chiamate in botanica "galbuli", che, prima di giungere a maturazione, cambiando il colore verde in un viola scuro, con riflessi argentei, restano da due e tre anni sulla pianta. Ogni cespo presenta quindi contemporaneamente frutti maturi e frutti acerbi, ancora verdi. I galbuli presentanoforma arrotondata, sono lievemente cerati, resinosi e molto aromatici.
HABITAT: Il ginepro è pianta comune nei luoghi incolti situati presso il mare come in montagna, ove cresce numeroso nella zona del faggio, del castagno e delle querce.

HABITAT:
Questo arbusto è tipico dell'area mediterranea nella quale aleggia il suo piacevole profumo; predilige un terreno ben drenato, leggero, anche arido e un po'alcalino.

COLTIVAZIONE:

ESPOSIZIONE: Una posizione soleggiata risulta gradita a questa pianta che si ambienta comunque senza difficoltà anche a mezz'ombra.
RIPRODUZIONE: La moltiplicazione può avvenire per semina o per talea, ambedue da effettuarsi all'inizio dell'autunno. Anche il metodo della propagginedaottimi risultati. Poiché le piante possono essere maschili o femminili, per essere certi del genere della nuova pianta è necessario ricorrere alla talea.
CRESCITA: Al momento di mettere a dimora un ginepro è bene aver cura di scegliere una specie adatta al clima locale. Il terreno d'impianto andrà concimato on un certo anticipo con un fertilizzante organico e la nuova pianta andrà irrigata regolarmente durante i primi due anni, mentre in seguito sarà necessario annaffiare solo in caso di siccità. La concimazione va sempre eseguita in autunno.
RACCOLTA: Il periodo della raccolta è l'autunno, tra settembre e ottobre, e le bacche vanno poi fatte seccare all'ombra.
CONSERVAZIONE: Gli steli tagliati devono venir essiccati all'ombra, in un ambiente secco e ventilato; in questo modo manterranno a lungo intatto il caratteristico stimolante profumo.

PROPRIETA':
IN CUCINA: Le bacche sono usate per aromatizzare arrosti, stufati e ripieni e per la preparazione di liquori; il distillato di ginepro è infatti alla base del "gin". Se, per cuocere le carni alla griglia, viene usata della legna di ginepro, questa comunica ai cibi il suo aroma.
BELLEZZA:Il timo ha un elevato potere detergente per cui chi soffre di acne dovrebbe sciacquare la pelle, dopo il consueto lavaggio, con un'infuso di timo.
SALUTE: Le bacche del ginepro contengono un olio balsamico che ha proprietà stimolanti, disinfettanti, digestive, diuretiche e sudorifere. Per disinfettare la bocca e combattere l'alitosi si possono masticare 5 o 6 bacche fresche al giorno; sempre con le bacche fresche si prepara un decotto che favorisce la digestione e può risultare utile nel caso di malattie respiratorie. Poiché può nuocere ai reni il decotto di ginepro va però sempre assunto, per uso interno, sotto stretto controllo medico. Se viene usato esternamente, per esempio aggiungendolo all'acqua del bagno, non presenta alcuna controindicazione ed è tonificante e riscaldante.
L'intera pianta, se viene bruciata, deodora e rinfresca gli ambienti.  

CURIOSITA':
Le proprietà aromatiche delle bacche del ginepro sono note da sempre: giù i Greci e i Romani le usavano per insaporire le carni.