Tartufo Bianco   =   White Truffle




Tartufo Bianco: Tuber Magnatum Pico


Esso ha un aspetto globoso, con numerose depressioni sul peridio che lo rendono irregolare. La superficie esterna è liscia e leggermente vellutata. Il colore varia dall'ocra pallido al crema scuro fino al verdastro. La sua carne o gleba è inconfondibile e si presenta bianca e giallo grigiastra con sottili venature bianche. Il suo profumo piacevolmente aromatico ma diverso dall'agliaceo degli altri tartufi lo rende unico nel suo genere.
Vive in simbiosi con quercie, tigli, pioppi e salici e raramente lo si trova in concomitanza ad altri tartufi. Il tartufo bianco, per nascere e svilupparsi ha bisogno di terreni particolari con condizioni climatiche altrettanto particolari:
Il suolo deve essere soffice e umido per la gran parte dell'anno, deve essere ricco di calcio e con una buona circolazione di aria. E' quindi intuibile che non tutti i terreni presentino queste caratteristiche e proprio questi fattori ambientali fanno si che il tartufo bianco diventi un frutto raro quanto ambito. Le zone di ricerca in Toscana sono le Crete Senesi, le colline di San Miniato, Il Casentino e il Mugello. La raccolta è consentita da Settembre a Dicembre.

Tartufo Nero: Tuber Melanosporum Vitt. (Tartufo nero Pregiato)


Il tartufo nero pregiato , nome scientifico TUBER MELANOSPORUM VITT conosciuto come tartufo di Norcia, di Spoleto o truffe de Perigord per i francesi ha un aspetto abbastanza omogeneo e tondeggiante con verruche poligonali. Il colore bruno nerastro della superficie assume sfumature color ruggine allo sfregamento. La carne o gleba è chiara, il suo profumo è intenso, aromatico e fruttato.
Cresce nelle zone collinari e montane in simbiosi con il nocciolo il rovere e la farnia. Dopo il tartufo bianco è considerato il più pregiato a livello commerciale ed è uno dei protagonisti della cucina internazionale.
Il periodo di raccolta è da Dicembre a Marzo, le zone vocate sono la Montagnola Senese, il Chianti a cavallo tra le provencie di Siena e Firenze.
Dove cresce il tartufo nero di solito la vegetazione scarseggia e sotto l'albero l'erba è rada a causa dell'azione del micelio . E' possibile osservare anche la presenza di una mosca particolare l'Anisotoma Cinnamomea che normalmente deposita le uova nelle vicinanze del tartufo. Tartufo Bianchetto: Tuber Albinum Pico (Tartufo bianchetto marzuolo)


Il tartufo bianchetto , nome scientifico TUBER BORCHII VITT. E' un tartufo molto ricercato per tradizione nelle zone della Toscana, della Romagna e delle Marche, nonostante abbia un valore commerciale inferiore al tartufo bianco. Esteriormente può essere confuso con il Tuber Magnatum, perchè
in origine si presenta con le stesse caratteristiche, irregolare, liscio e di colore bianco sporco ma quando giunge a maturazione diventa più scuro.
Anche la gleba da inizialmente chiara diventa scura. L'odore è la caratteristica che lo contraddistingue dal tartufo bianco, perchè se all'inizio è tenue e gradevole in un secondo tempo diventa aglioso e nauseante.
Cresce in terreni di tipo calcareo, spesso nei boschi di latifoglie e conifere.
Oltre che nell'entroterra Toscano, cresce in tutto il litorale preferendo le ampie pinete. Il periodo di raccolta è da Gennaio a Marzo. Tartufo Estivo Tuber Aestivum Vitt. (Tartufo scorsone)

Il tartufo estivo o scorzone , nome scientifico TUBER AESTIVUM VITT talvolta raggiunge dimensioni notevoli e si presenta molto simile al tartufo nero.
La superficie esterna si presenta con verruche piramidali di colore bruno. Ha un odore aromatico intenso, ma al taglio lo si distingue da quello nero pregiato, perchè la gleba non diventa scura, ma tende ad un giallo scuro.
Cresce sia in terreni sabbiosi che argillosi, nei boschi di latifoglie ma anche nelle pinete. Si ritrova facilmente in tutto l'areale buschivo Toscano.E' molto apprezzato ed è utilizzato per la produzione di insaccati e salse. Il periodo di raccolta è da Maggio a Dicembre.


Tartufo Nero Liscio: Tuber Macrosporum Vitt. (Tartufo Nero)

Il tartufo nero liscio , nome scientifico TUBER MACROSPORUM VITT. Anche se esso è poco conosciuto e solitamente non commercializzato è molto apprezzato. Si distingue per l'odore vagamente agliaceo simile al tartufo bianco e la superficie è liscia con piccole verruche. Cresce in simbiosi con pioppi, tigli, querce e noccioli, praticamente viene ritrovato negli stessi areali del trartufo bianco.

Tartufo di Bagnoli: Tuber Mesentericum Vitt. (Tartufo nero ordinario)


Il tartufo di Bagnoli , nome scientifico TUBER MESENTERICUM. E' una specie molto simile allo scorsone ma si differenzia da esso per l'odore intenso di fenolo. Si presenta scuro e verrucoso ed all'interno la carne è consistente e biancastra con le solite venature bianche.
E' un tartufo molto diffuso nel comprensorio del monte Amiata e nel Casentino e viene raccolto più per motivi tradizionali che economici. Cresce in simbiosi con le querce, i fagi, le betulle e noccioli e lo si
trova in autunno e inverno.