Angoli di Toscana - Itinerari fatti col cuore
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Tevere

La via d'acqua tiberina che attraversa questo tratto di Toscana fu il percorso più agevole e conveniente per i trasporti ed i commerci fin da epoche antiche. Accanto al fiume e sul fiume i mestieri che sfruttavano l'acqua e la forza motrice del Tevere: i "carpentieri", i "falegnami" e i "pescatori". I cesti di vimini per il trasporto delle mercanzie. Le tintorie, le concerie di pelle e di cuoio. Il Tevere che nasce dal monte Fumaiolo, in Romagna, e che scende toccando l’ angolo di Toscana più ad ovest attraversando boschi e piane. Il percorso naturalistico delle Golene in un tratto di valle che già nel 100 a.C. Plinio celebrava come un “immenso anfiteatro”, “una vasta e aperta pianura tutta recinta da monti, le cui cime sono coperte da boschi imponenti e vetusti”. Ed è proprio In quest’area ribassata e pianeggiante, circondata dai Monti Rognosi, dall’Alpe di Poti e dall’Alpe della Luna, che il Tevere forma un largo alveo ciottoloso, correnti alternate ad anse calme e profonde.


Partiremo di buon mattino, accompagnati dalla guida ambientale, per percorrere i sentieri lungo le golene del Tevere: durante il tragitto vi verranno raccontate storie di fiume e di persone. Divertiamoci a scorgere il tarabusino, il martin pescatore, la folaga e il germano reale, rari esemplari di fauna fluviale che popolano quest’ area naturale protetta. E infine, per chi lo desidera, possibilità di pranzare secondo il rito dell’antica merenda. Chiedete a Silvia che sarà lieta di preparare i cestini e le tovaglie da portare in un angolino di toscana lambito dalle acque trasparenti del fiume della storia.


    Speciale bambini! L’ itinerario è adatto anche ai bambini.

    Inoltre il percorso può essere effettuato anche in carrozza.








Acqua, Blu e Guado

“Guado era il cilestre del rigatino dei contadini marchigiani, il pastel degli arazzi di Gobelins, il blu delle tovaglie e dei velluti rinascimentali nonché quello usato da Piero della Francesca, egli stesso coltivatore di guado per la tempera”


Attraverso il colore naturale per conoscere storia, arte e tradizione: il percorso del guado che da un angolo di Toscana giunge sino in Montefeltro lembo di terra marchigiana posta al suo confine. Dall’impiego delle Erbe tintorie, ai pigmenti da cui viene ricavato il colore fino alla tintura e alla filatura dei tessuti si potrà conoscere la storia di una risorsa un tempo preziosa. La visita del museo dei colori naturali vi permetterà di capire l’utilizzo del guado dal medioevo al rinascimento.
L’itinerario prevede la visita di:

(Pesaro, Urbania, Piandimeleto, Lamoli e Sansepolcro)








Pesca a mosca

Tail water Tevere ovvero: acqua di coda. Dal lago Montedoglio nasce un tratto di Tevere dove è possibile praticare oggi la ricercata pesca a Mosca. Lasciatevi trasportare dal rumore delle acque e dalla quiete naturale che le circonda per un’intera giornata da dedicare all’attesa. Il piacere di rilassarsi lungo le sponde del fiume o immergersi fino alle ginocchia per pescare con la mosca…. Silvia vi offre la possibilità di una o più giornate da trascorrere lungo il Tevere con maestri pescatori e costruttori di meravigliosi inganni artificiali.










L’indaco nel pennello:
trasparenze e guado nelle
opere di Piero della Francesca.

La terra di Piero della Francesca, un angolo immortale di Toscana, gli splendidi panorami della sua amata terra d’origine che fanno rivivere i suoi capolavori a chi li visita ancor oggi. Sansepolcro, Monterchi, Arezzo, Firenze e poi Rimini e Urbino. Una pittura vibrante di trasparenze: Piero e i colori naturali, il significato e la purezza dell’acqua nelle sue rappresentazioni. Il blu del guado nella Madonna del parto, il fiume Tevere nella vittoria di Costantino su Massenzio. Una o più giornate d’arte per scoprire le opere di un grande artista e il valore della pittura del quattrocento italiano.

    Vedi anche itinerario Angoli degli Artisti








Vimine!

Mezza giornata da trascorrere con gli artigiani del Vimine che lavorano gli steli di legno raccolti lungo il fiume. Ceste, panieri, sedute e tanti altri piccoli oggetti ottenuti dall’intreccio accurato e sapiente di steli resi elastici e sottili dall’azione dall’acqua. Un lavoro attento e antico. Il vimine giace a bagno per circa due mesi per poi essere sbucciato. Una volta essiccato, viene legato in attesa di dar vita ai bellissimi cesti che si trovano esposti nei negozietti di tanti angoli di Toscana. Il lavoro dei cestai inizia dalla base per procedere attraverso la tessitura e raggiungere la bordatura finale. Siate anche voi protagonisti nella lavorazione del vimine grazie alla guida e all’insegnamento di maestri locali che vi insegneranno le tecniche di base dell’intreccio del vimine per poi regalarvi il vostro piccolo capolavoro artigiano.




    Speciale bambini! L’ itinerario è adatto anche ai bambini.

    Possibilità di acquistare i manufatti artigiani presso il laboratorio.








La via delle “reglie”
tra vecchi mulini ad Acqua.

In questo angolo di Toscana bagnato dalle storiche acque del Tevere, gli antichi opifici d’un tempo erano dei mulini ad acqua sorti in epoca medievale per essere utilizzati nella macinazione dei cereali, nella triturazione delle foglie di guado e per “gualcare” i panni. Due canali partivano dalla riva destra del fiume, nei pressi di Montedoglio: il primo, conosciuto come la reglia degli otto mulini di Anghiari aveva origine da Gorgabuia, chiamato anche Acquaviola. Il secondo, detto reglia dei mulini di Sansepolcro, nasceva invece più a valle, nei pressi di Falcidiano. Tutti i mulini macinavano con un solo palmento.
Attraverso questo percorso visiteremo ciò che resta delle antiche ed ingegnose macchine ad acqua. Il molino di Catorcio, di origine Camaldolese l’unico attivo ancora oggi, il mulino di Valle, nei pressi di Micciano. Il mulino del Comune, il mulin Bianco o mulino Vicino, forse perché il più prossimo al centro del paese. I Mulinelli…di sotto e di sopra… il mulino di San Leo, e quello dello Spino. Una passeggiata singolare a ritroso nel tempo, un tuffo nella storia della tecnica della molitura per capire il valore dell’acqua e delle antiche sapienze.




    Inoltre per chi lo desidera sarà possibile percorrere l’ analogo itinerario anche in Casentino lungo la “via dei Mulini ad acqua” nel corso dell’Arno.

    Speciale bambini! L’ itinerario è adatto anche ai bambini.








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